17 Giu Intervista al Carlino
Ringrazio il Resto del Carlino per la bella intervista, di cui riporto qui il testo completo
Siamo felici e grati dello straordinario risultato emerso dalle urne.
E’ un risultato storico per Pieve e molto significativo anche in un quadro politico complessivo.
I numeri parlano chiaro: quasi il 75 % degli elettori ha votato per noi Democratici per Pieve. Il 14% alla lista Insieme per Pieve e l’11% alla “autoproclamatasi” lista del PD.
Abbiamo cercato di dirlo in tutti i modi: questa “lista PD”, che ha proposto come candidata Sindaca la Segretaria Federica Orsi, non rappresentava il PD reale. Quella lista rappresentava alcuni individui che, solo in forza del fatto che “avevano la maggioranza” del Direttivo del Circolo di Pieve, hanno preso questa scelta che ora si è rivelata per quello che avevamo denunciato: ovvero scellerata.
Ora non sono più solo io a dirlo, non lo dicono più solo i tanti iscritti ed elettori pievesi, ma lo hanno detto i cittadini di Pieve di Cento che nella stessa cabina elettorale hanno peraltro votato anche per le elezioni europee in cui il PD è risultato invece il primo partito (39%).
Quella lista rappresentava solo quelle persone che l’hanno voluta imporre senza consultare gli iscritti. Il vero PD è un altro: è quello a cui appartengo anche io, insieme ad alcune delle persone che si sono candidate con i Democratici per Pieve e insieme alle tante persone che hanno capito da subito che questa “mossa” era guidata da ragioni completamente estranee al bene della Comunità e alla buona Politica.
Io spero che questa esperienza possa insegnare qualcosa al PD e non solo:
mentre qui nel Circolo di Pieve ci aspettiamo azioni tempestive in conseguenza a quanto accaduto, in tutto il PD spero che, anche grazie a quanto vissuto da noi, sia davvero arrivata l’ora di dire BASTA a chi concepisce un partito e la politica come una guerra di “rappresentanza” fine a sé stessa, slegata dai valori e dalla realtà. Dove le varie correnti si combattono per guadagnare posizioni, dominare “feudi”, affermare ed esprimere “potere” piazzando qua e là persone come pedine “loro”. Ovviamente questo non è Politica, è solo un gioco autodistruttivo che non porta nulla di buono alle persone e alle comunità.
Ma quanto vissuto qui spero che possa essere utile in generale alla Politica: a Pieve 3 elettori su 4, appartenenti a posizioni politiche differenti, hanno deciso di dare la loro fiducia ad una proposta sorretta dai risultati ottenuti nei 5 anni precedenti, fondata su valori chiari e progetti concreti e portata avanti da persone che hanno saputo convincere con il loro modo di fare e di essere.
Posso assicurarvi che io e tutti i Democratici per Pieve ora abbiamo due principali pensieri: non deludere una fiducia così larga e fragorosa ricevuta dai pievesi, fare di tutto per custodire e dare valore e continuità all’entusiasmo generato da questa campagna elettorale e poter così dimostrare fino in fondo che fare Politica in un modo diverso, per il bene della propria comunità, non è solo necessario, ma è anche possibile e pure bello!