04 Mag Inizia il nostro Viaggio: ecco la nostra squadra e il nostro programma
Carissimi Pievesi, vi saluto, vi abbraccio e vi dico che sono e siamo felici. Per noi questo è un giorno tanto atteso quanto importante. Lo stiamo preparando da giorni con tanta cura e giunge dopo un periodo di grande lavoro e fatemelo dire di grande Resistenza. Ci tenevamo ad incontrarvi qui, in uno dei luoghi più belli di Pieve per poterci sentire accolti, quasi protetti e abbracciati dalla nostra Rocca, dalla sua piazza e dai suoi melograni. Oggi è un giorno importante perché finalmente ci presentiamo davanti alla nostra Comunità, e vi presentiamo quello che è il nostro Programma, ovvero quello che intendiamo fare per Pieve nei prossimi 5 anni e in che modo lo vogliamo fare. Ma una delle cose importanti che vogliamo dirvi oggi è che questo per noi è solo l’inizio: i nostri volti e il nostro Programma da oggi vogliamo che diventino il veicolo e lo strumento per proseguire nel nostro Viaggio costruendo insieme la Comunità che desideriamo. Ebbene presentiamoci. Chi siamo? Avrete visto affissi lungo le strade e sui social dei manifesti, dei post, delle storie, dei reels … con i quali abbiamo voluto sicuramente incuriosirvi e interessarvi, in un certo senso speriamo anche di essere riusciti a farvi sorridere, giocando con il mio nome e i nostri volti. Ma quello che abbiamo voluto comunicarvi (e continueremo nei prossimi giorni) è per noi una cosa molto seria: Luca non sono solo io, Luca siamo noi. Abbiamo certamente voluto dirvi che io, Luca, con onore ed emozione mi candido ad essere ancora il vostro sindaco. Ma abbiamo voluto dirvi anche che per noi un candidato sindaco non può e non deve essere solo. Deve avere al suo fianco una squadra di persone che condividono con lui una parte di impegno e di responsabilità, che sono pronte a dare il proprio contributo alla costruzione dell’idea di Comunità che desideriamo. Abbiamo però anche cercato, e continueremo a farlo, di trasmettere il messaggio che in realtà è tutta la Comunità che deve sentirsi di “essere Luca” nel senso di sentirsi chiamata in prima persona a fare la propria parte per il bene comune, crediamo infatti che il futuro della propria comunità non possa essere delegato al sindaco, ma dipenda dalla nostra capacità e disponibilità di singoli cittadini a renderci attori protagonisti dello spettacolo che è Pieve di Cento. E’ su questo fondamentale presupposto che è nata la nostra squadra: quelle che vi presento sono persone che hanno in comune questa voglia di fare la propria parte, di rimboccarsi le maniche e di mettersi a servizio in maniera disinteressata. Sono 12 persone pronte a giocare di squadra con lealtà e affiatamento, che condividono quei valori che abbiamo riassunto nel Manifesto per Pieve , ovvero una guida che ci porteremo sempre con noi, un Manifesto che oltre 150 persone hanno già firmato e che chiunque vorrà potrà continuare a firmare. Quelle che vi presento oggi sono persone che amano Pieve, che sono pronte a dimostrarlo con il proprio impegno e che sono pronte a rappresentare in consiglio comunale le varie anime della Comunità, ad ascoltare i loro bisogni, ad essere presenti in mezzo a loro e in mezzo alla Comunità di cui ci sentiamo orgogliosamente di fare ed essere parte. Ma prima di passare a presentarvi chi sono queste persone e dare finalmente a loro la parola torno alla domanda iniziale: chi siamo? Siamo i Democratici per Pieve. Abbiamo l’onore di rappresentare quella che non è solo una lista civica ma è un vero e autentico progetto politico di cui abbiamo la responsabilità di portare avanti i valori. Fra noi ci sono persone iscritte a dei Partiti e persone non iscritte ad alcun Partito, ciò che ci unisce e ciò in cui crediamo, noi e tutti i sostenitori di questo progetto politico, è proprio un’idea di Politica. Una Politica in cui ciò che comanda non è : la spartizione del potere e dei posti, il posizionamento in questa o quella corrente, la rappresentanza fine a sé stessa, il raggiungimento di obiettivi personali, ma ciò che comanda è: i valori da difendere, i progetti da realizzare, il bene delle persone e il futuro del Pianeta. Forse siamo “fuori dal mondo”? Forse. Ma è quello in cui crediamo ed è forse anche per questo che ci piace tanto la canzone di Brunori Sas che abbiamo scelto come nostro inno (che abbiamo ascoltato prima) e che ci accompagnerà nel cammino che faremo insieme a voi nel prossimo mese. C’è una strofa che mi sta particolarmente a cuore, perché penso che ci rappresenti molto bene, e che aiuti a completare la risposta alla domanda Chi siamo?: “Noi che vogliamo vivere il momento presente E che ci piace stare sempre in mezzo alla gente Noi che sappiamo bene che volere è potere Ma che non ci interessa di chi vuole il potere” Ma ora è giunto il momento di presentarvi e dare la parola a quelle persone che si candidano insieme a me, le persone a cui quando andrete a votare potrete dare la vostra preferenza esprimendo al massimo due dei loro nomi, quello di donna e quello di uomo: Michela Tartarini, Giona Tasini, Emma Pinardi, Matilde Manferdini, Valentina Correggiari, Gretel Fini, Daniele Tassinari, Matteo Trevisani, Barbara Campanini, Milena Bregoli, Vittorio Taddia, Angelo Zannarini. (Parola ai candidati) Quello che avete fra le mani è il nostro programma per i prossimi 5 anni, In esso troverete descritta la nostra idea di comunità, ciò che vorremmo costruire insieme a voi per il presente e il futuro di Pieve di Cento. Leggendolo scoprirete che è composto da 5 pilastri e 30 progetti. Cosa significa? L’esperienza maturata in questi cinque anni, unita al nostro smisurato amore per Pieve, ci fa essere convinti che oltre ad elencarvi i lavori e i progetti che desideriamo completare, quelli da portare avanti e quelli ancora da costruire, per proseguire il nostro viaggio occorra prima di tutto dirvi quali sono per noi le coordinate da seguire. Ovvero qual è l’idea della comunità che vogliamo costruire insieme a voi.
E’ da questa convinzione che deriva l’idea di fondare il nostro programma su 5 pilastri, che ci tengo a leggervi, ad alta voce:
1 Una Comunità che si preoccupa del proprio Pianeta, che unisce le forze e che mette in campo tutti gli strumenti possibili per avere un paese più pulito, per ridurre i consumi energetici e i rifiuti, per curare il nostro verde, per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo e respireremo, per proteggere e valorizzare il nostro paesaggio rurale;
2 Una Comunità che, insieme al mondo della Scuola e il mondo educativo, sappia parlare ai propri bambini e ai propri giovani, li sappia rendere protagonisti, sappia dare loro fiducia e al tempo stesso trasmettere loro speranza;
3 Una Comunità che conosca e ami sempre di più la sua straordinaria ricchezza artistica, architettonica e culturale. Che sappia accogliere sempre meglio i suoi visitatori, che sappia valorizzare il proprio patrimonio individuando soluzioni per collaborare alla sua gestione e al tempo stesso renderlo sempre più accessibile;
4 Una Comunità che vuole sostenere chi investe e chi decide di fare impresa qui a Pieve, ma che al tempo stesso non si dimentica delle fragilità, degli ultimi, del diverso, offrendo loro una rete di accoglienza e supporto e una guida a nuove opportunità;
5 Una Comunità che sappia costruire la propria sicurezza: in dialogo con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile, curando il proprio territorio, rendendo più sicure le proprie strade, sorvegliando e combattendo gli atti criminali ma al tempo stesso educando i propri cittadini al rispetto del bene Comune e dei doveri che regolano una serena convivenza.
Ecco, è su questi 5 pilastri che non solo si reggono i 30 progetti che intendiamo realizzare, ma è su questi 5 pilastri che si regge ciò che nei prossimi 5 anni ci proponiamo di fare ed essere. Scorrendo i 30 progetti, ora non voglio leggerli tutti, scoprirete grandi progetti che vogliamo portare avanti e ne cito uno fra tutti: quello della SLUM Campanini da trasferire e dell’area dell’attuale SLUM da riqualificare e restituire al Centro Storico. Così come troverete progetti attraverso cui vogliamo dare continuità e al tempo stesso rilanciare delle attività che abbiamo curato in questi anni, come il Tavolo della Solidarietà o l’organizzazione di eventi in collaborazione con i commercianti e la proloco. Così come troverete anche nuovi progetti che vogliamo realizzare da zero come la riqualificazione del Parco Venturi. Ma questi sono solo esempi e appunto non voglio dilungarmi ora nell’elencarli, lasciamo che siate voi a portarvi a casa il nostro Programma e leggerlo con calma. Quello che per noi è molto importante comunicarvi oggi è che sorretti dai nostri 5 pilastri desideriamo aprirci all’ascolto di ciò che ci direte voi, di ciò che studieremo e impareremo anche guardando fuori Pieve, e poi mettere tutte le nostre energie per andare anche oltre ai 30 progetti su cui già oggi ci impegniamo a lavorare. Ma ci tengo a chiudere dicendovi che questi 5 anni mi hanno insegnato tanto. In particolare desidero condividere due insegnamenti ricevuti dal mio primo mandato di Sindaco di Pieve. Il primo è che i Comuni di medio e piccole dimensione, fra cui anche Pieve di Cento, stanno vivendo forse uno dei momenti più bui per quanto riguarda la finanza locale ovvero la capacità di far reggere i propri bilanci alle ristrettezze economiche e agli aumenti di spesa generalizzati. I nostri sono bilanci che hanno spese in aumento e si reggono su delle entrate bloccate o in calo. Perdonatemi la semplificazione ma credetemi se vi dico che stanno tranquilli solo quei Comuni che hanno grandi espansioni edilizie, grandi zone industriali o commerciali e quindi hanno grandi entrate di IMU, gli altri soffrono e soffriranno sempre di più se da Roma non cambiano le leggi e le regole. E quindi servirà da parte mia e da parte nostra una grande cura, attenzione e intelligenza per contrastare in modo sempre più efficace chi ha evaso e chi evade, ovvero chi non paga ai pievesi quanto ai pievesi è dovuto, e poi dovremo continuare a cercare e trovare tutte le contromisure possibili per dare stabilità economica al nostro bilancio oggi e nel futuro, senza privare Pieve del futuro che merita e che noi gli vogliamo assicurare. Il secondo insegnamento è che noi amministratori da soli non possiamo fare nulla. Abbiamo bisogno intanto dei bravi dipendenti pubblici che il Comune di Pieve ha la fortuna di avere, purtroppo sono sempre meno, ma sono persone il cui lavoro e la cui dedizione sono indispensabili per poter realizzare i nostri progetti. Ma poi, se è vero che per noi “Amministrare Pieve” può essere paragonato a vivere un Viaggio collettivo, allora Noi riusciremo a realizzare i nostri progetti e a costruire la Comunità che desideriamo solo se riusciremo a farvi sentire partecipi di questo viaggio. Ce la faremo solo se comprenderemo tutti insieme che la bellezza della comunità in cui viviamo dipende da ciascuno di noi. E ciascuno di noi, attraverso il proprio contributo, deve sentire di essere Luca.
Ringraziamo: Buriani, Osteria del lupo, Convivio bistrot, Giuggiola
E grazie a tutti i volontari e sostenitori che ci aiutano e ci sostengono in ogni passo del nostro viaggio!